Nazionalismo, antigiudaismo e propaganda. Il pensiero incompleto di Onésimo Redondo

Abstract

Nazionalismo, antigiudaismo e propaganda. Il pensiero incompleto di Onésimo Redondo

Onésimo Redondo Ortega, nato nel 1905 in provincia di Valladolid e morto in uno dei primi combattimenti della Guerra civile, fu uno dei padri fondatori del fascismo spagnolo, nonostante il suo seguito fu assai modesto a causa di un sistema ideologico lacunoso e troppo tradizionalista per potersi affermare in un mondo che doveva fare i conti con la rivoluzione industriale e l’affacciarsi delle masse sulla scena politica. Nel giugno 1931 fondò “Libertad”, settimanale a scarsissima diffusione e perennemente sul lastrico, dedito a fare dell’informazione propaganda politica. Pochi mesi dopo affiancò al periodico un gruppo d’azione, le JCAH, che perseguivano la formazione di uno Stato totalitario basato sul sindacalismo verticale e il principio di unità: territoriale, da cui derivava l’avversione per i separatismi regionali a cui si contrapponeva un forte centralismo castigliano; unità politica, minacciata dal sistema dei partiti, dalla democrazia parlamentare e dal marxismo, la cui unica alternativa era la formazione di uno Stato totalitario; unità di valori, ovvero del cattolicesimo come religione nazionale. Nel dicembre 1931 le JCAH si unirono a La Conquista del Estado originando le JONS, che, all’inizio del 1934, in seguito all’unificazione con la FE, costituirono la FE de las JONS. Il saggio si propone, oltre che di ricostruirne la biografia, di delineare, prevalentemente attraverso gli articoli pubblicati su “Libertad”, come Onésimo Redondo si inserì nel contesto politico in cui si trovò ad agire e quale fu il suo apporto teorico al fascismo spagnolo.

Ricevuto:  26-04-2005