Norme redazionali
I testi, in forma anonima, verranno sottoposti alla lettura di due studiosi – di riconosciuto prestigio internazionale – specializzati nell'argomento e nel periodo, di cui uno esterno al Comitato di Redazione. Entro 60 giorni dal ricevimento del contributo la Redazione comunicherà all'Autore la propria decisione circa la pubblicazione, e le eventuali modifiche da apportarvi. Per la pubblicazione l'Autore dovrà autorizzare l'inserimento della sua affiliazione scientifica o accademica e del suo indirizzo e-mail.
3. I testi, in italiano o in una delle lingue dello Stato spagnolo, devono essere contenuti entro le 50.000 battute (note e spazi bianchi compresi) e devono pervenire alla Redazione in formato Word, all'indirizzo e-mail coord.redazione@spagnacontemporanea.it
5. Per quello che riguarda le norme redazionali, i contributi verranno modificati per adeguarli allo stile della Rivista per ciò che attiene alla punteggiatura, uso delle maiuscole, ecc. Per un primo indirizzo fanno testo le norme qui di seguito esposte:
Citazioni - Le uniche virgolette usate per le citazioni saranno i cosiddetti «caporali» (« »).
Le virgolette alte doppie (" ") verranno usate per citare le pubblicazioni periodiche nel testo e/o nelle indicazioni bibliografiche. Si useranno inoltre per trasmissioni radio e TV, e per i titoli dei convegni, conferenze e congressi: "Bambola e massaia. La donna nel regime fascista", Sassari, 18-20 ottobre 1982.
Le citazioni testuali che superino le tre righe verranno poste in corpo minore senza virgolette, precedute e seguite da uno spazio supplementare. Se si omette parte di una citazione si indica questa omissione con tre punti in parentesi quadra [...]; analogamente quando si interviene in una citazione con spiegazioni, queste ultime vanno messe fra parentesi quadre seguite dalla dicitura [sic].
Ad esempio:
Pacifico Giulini, l'autore, così parla del forte:
Pure in queste condizioni ambientali dure e avvilenti Budini diede prova di carattere coraggioso e intransigente.
Sigle - Le sigle devono essere scritte interamente in maiuscole, senza spaziature interne e le singole lettere non devono essere separate da punti: PCI, USA, URSS, PSOE, ETA, ecc. Genere e numero dell'articolo delle sigle si ricavano dal loro svolgimento: il Partito Comunista Italiano, gli Stati Uniti d'America, la Royal Air Force, ecc.
- L'uso della d eufonica (ed, ad) deve essere limitata ai casi di due vocali uguali e nell'espressione ad esempio: ad adorare, ed eventualmente.
Maiuscolo - È bene farne uso il meno possibile. Lo si usa per:
- 1. I nomi, i cognomi, i soprannomi e gli pseudonimi: Lorenzo il Magnifico, el Empecinado.
- 3. I nomi che indicano epoche, periodi storici, avvenimenti di grande importanza storica solo quando possono generare equivoci: Siglo de Oro, Risorgimento, Guerra de la Independencia, Resistenza, Guerra civil.
- 5. I nomi geografici. Nei nomi composti il nome comune avrà l'iniziale minuscola e quello proprio maiuscola: mar Mediterraneo, val Trompia.
- 7. Per le funzioni, le banche e le istituzioni: ministero dell'Interno; ministero della Marina; ma ministro della marina; Questura di Roma, ma questore di Roma; Prefettura, ma prefetto; le prefetture, le questure; il Comune di Parma, ma i comuni del Mezzogiorno.
Vanno evitate le maiuscole di rispetto come; patria, governo, repubblica, re, monarchia, papa, onorevole, ministro. Fanno eccezione i casi di ambiguità come: Stato, Chiesa, Regione, Comune, Camera, Parlamento, Senato, quando si tratta delle istituzioni. I punti cardinali vanno minuscoli, a sud di Roma, verso est, maiuscoli se indicano un'aggregazione sociopolitica: il Mezzogiorno d'Italia, gli imprenditori del Nordest, ecc.
Anche quando ci si riferisce ad anni o date di importanza storica è meglio usare la forma in lettere con l'iniziale maiuscola: esempio il Quarantotto, il Sessantotto, il Primo maggio e non il I maggio o il l° Maggio, Seconda Internazionale.
- Quando si cita da un quotidiano ci si attenga a questo schema: G. Mura, Giocano tutti per la Juve, "La Repubblica", 3 marzo 1997, p. 14, e non in "La Repubblica", ecc. Si userà in solo nel caso di contributi a volumi collettivi o a riviste, come esemplificato al paragrafo precedente.
La Rivista si riserva comunque il giudizio finale per quanto riguarda la lunghezza dei contributi e l'uso della lingua.