Alfonso Botti
Alfonso Botti è professore ordinario di Storia contemporanea nel Dipartimento di Studi linguistici e culturali dell'Università di Modena e Reggio Emilia dal 2008, dove è stato Direttore di Dipartimento, della Biblioteca Umanistica, membro del Senato accademico, dal 2013 membro del collegio docenti del dottorato in “Scienze umanistiche” e dal 2018 direttore del Master in Public History. In precedenza era stato ricercatore (1983-2001) e professore associato (2001-2008) nell’Università di Urbino “Carlo Bo” e parallelamente docente a contratto nelle Università di Trieste (1992-94) e Cattolica di Milano (1994-99).
È stato borsista del Fond National de la Recherche Suisse (1983, 1988), del CNR - Nato (1986) e del Ministerio de Asuntos Exteriores spagnolo (1991, 1998), Investigator invitado presso l'Università di Alicante (1994), tenuto seminari nei dottorati delle Università di Valencia (1997) e Autonoma di Barcellona (2007). Come ispanista di “riconosciuto prestigio” ai sensi della risoluzione del 4 dicembre 2006 del Ministerio de Educación y Ciencia ha svolto attività di ricerca, didattica e tutoria presso l’Università di Alcalá de Henares (luglio 2007 - gennaio 2008). Nel 2017 è stato Visiting professor presso il Departamento de Historia della Facultad de Ciencias Humanas della Universidad Nacional de Colombia, sede di Bogotá.
Dirige la rivista semestrale Spagna contemporanea che si pubblica dal 1992, l'omonima collana presso le Edizioni dell'Orso di Alessandria, dopo aver diretto quella di "Ispanistica" di Rubbettino. Dal 2015 è condirettore della rivista annuale Modernism della Morcelliana. È presidente della Fondazione Romolo Murri (Urbino); fa parte dei Comitati scientifici dell'Istituto di studi storici "G. Salvemini" di Torino, del Centre d’Estudis sobre les Èpoques Franquista i Democràtica (CEFID) dell’Università Autonoma di Barcellona, dei comitati scientifici e redazioni di riviste storiche spagnole e francesi, di gruppi di ricerca italiani, italo-tedeschi e spagnoli.
Ha fatto parte del Direttivo della SISSCO (2013-2016) e nel 2016 è stato tra i promotori dell’Asociación Española de Historia Religiosa Contemporánea (AEHRC).
Studia il riformismo e l’integralismo cattolici nell’Italia e nella Spagna del XIX e XX secolo nell’ottica della storia comparata, i rapporti tra cultura religiosa e cultura laica, il modernismo religioso e l’antisemitismo, le relazioni tra cattolicesimo e nazionalismi nel quadro dei processi di modernizzazione. Ha pubblicato contributi più occasionali sulla recente storia politica spagnola e italiana.