Arconovaldo Bonacorsi, una breve biografia

Autori

  • Filippo Simili Istituto di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Bologna.

Parole chiave:

Arconovaldo Bonacorsi, fascismo, squadrismo, eccidio di Palazzo D’Accursio, Anteo Zamboni, isole Baleari, conte Rossi

Abstract

Bolognese, avvocato, fascista e squadrista della “vigilia”, Arconovaldo Bonacorsi (1898-1962) era un professionista della violenza implicato sia nell’eccidio di Palazzo D’Accursio (1920) che nell’omicidio di Anteo Zamboni (1926). Eseguendo un ordine di Mussolini, nel 1923 bastonò il deputato Alfredo Misuri. Nel 1934 fu espulso dal Partito Nazionale Fascista perché dissidente. L’occasione per riabilitarsi e coprirsi di “gloria” gli si presentò tra l’agosto e il dicembre 1936, quando sotto le mentite spoglie di “conte Rossi” fu protagonista della Guerra civile nelle isole Baleari. A Majorca fu consigliere militare, organizzatore della Falange, istigatore del terrore e molto altro ancora. Tra il gennaio e il febbraio 1937 a Malaga fu anche ispettore generale del Comando Truppe Volontarie. Successivamente fu elevato a console generale, vicecomandante superiore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e ispettore generale delle Camicie Nere in Africa Orientale Italiana. Nel secondo dopoguerra fondò l’Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna e aderì, sempre su posizioni di fronda, al Movimento Sociale Italiano.

Ricevuto:  29-10-2009

Biografia autore

  • Filippo Simili, Istituto di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Bologna.

    Filippo Simili ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Europa contemporanea presso l’Università degli Studi di Bologna. Attualmente svolge attività di ricerca presso l’Istituto di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Bologna.

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Pubblicato

2010-12-17