La “Terza Spagna”: storia, memoria, metafora, mito e uso politico (prima parte)

Autori

  • Alfonso Botti Università di Modena e Reggio Emilia

Parole chiave:

Terza Spagna, Due Spagne, Esilio repubblicano, Transizione alla democrazia, Usi politici della storia

Abstract

Della “Terza Spagna” si cominciò a parlare negli anni Trenta. Poi, con la Guerra civile e il regime franchista, se ne perse traccia e memoria. L’espressione è riemersa timidamente nell’esilio repubblicano e, sorprendentemente, non durante la Transizione alla democrazia, ma dagli anni ’80 in poi. Da allora, l’argomento è stato discusso saltuariamente, senza mai definire la consistenza e il perimetro della “Terza Spagna”. La gamma delle posizioni è ampia: c’è chi ne nega l’esistenza o la circoscrive a un piccolo gruppo di intellettuali favorevoli alla mediazione durante la Guerra civile, chi la identifica con la maggioranza degli spagnoli durante quel conflitto e chi con la Spagna postfranchista. Senza condividere lo schema obsoleto delle “due Spagne”, l’articolo ricostruisce per la prima volta il dibattito culturale, politico e ideologico intorno alla “Terza Spagna”, gli usi politici che sono stati fatti del sintagma e le ragioni del suo oblio nella più recente storia spagnola. Non emer- ge solo l’abbozzo di una storia della “Terza Spagna”, ma anche una prospettiva diversa attraverso cui leggere l’attuale dibattito storiografico sui temi più controversi e “caldi” della storia spagnola contemporanea.

Ricevuto: 04/05/2021

Accettato: 14/06/2021

Biografia autore

  • Alfonso Botti, Università di Modena e Reggio Emilia

    Alfonso Botti è professore ordinario di Storia con presso il Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia condirettore di “Spagna contemporanea”. La sua bio-bibliografia è reperibile sul sito:  www.spagnacontemporanea.it/botti

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Pubblicato

2021-10-11

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