La Transizione in Euskadi: un processo di pacificazione?

Autori

  • Andrea Miccichè Università "Kore", Enna

Parole chiave:

Transizione, memoria, Paesi Baschi, nazionalismo, violenza

Abstract

La Transizione in Euskadi: un processo di pacificazione?

Questo contributo ricostruisce alcuni aspetti della Transizione in Euskadi e analizza, in particolare, il peso che le divisioni prodotte dalla Guerra civile ebbero sullo svolgimento e sugli esiti di questa. Secondo l’Autore l’auge del nazionalismo basco degli anni Settanta e la profonda «baschizzazione» di quella società sarebbero stati il portato delle particolari forme assunte dal franchismo in quel contesto. Da qui sarebbe derivato uno svolgimento del processo di transizione alla democrazia peculiare rispetto alle vicende avvenute nel resto della Spagna. La Transizione basca sarebbe stata infatti caratterizzata da una rottura netta col passato, da un profondo rifiuto del regime precedente, ma anche da una crescente idiosincrasia per l’identità spagnola. Infine l’Autore rileva il carattere violento e tormentato di questo processo, il saldo di vittime dovuto all’attivismo dell’ETA ed alle più che discutibili operazioni delle forze dell’ordine. Queste vicende avrebbero complicato un panorama politico scosso dalla tiepida accettazione della costituzione da parte dell’elettorato basco e dalla dura opposizione della sinistra abertzale al processo di democratizzazione.

Biografia autore

  • Andrea Miccichè, Università "Kore", Enna

    Andrea Miccichè si è addottorato in Storia contemporanea all’Università di Catania con una tesi dal titolo I socialisti baschi e la transizione alla democrazia nei Paesi baschi (1977-1980). Si occupa di storia della Spagna contemporanea dedicando particolare attenzione allo studio della transizione alla democrazia, al nazionalismo basco, alla storia del partito socialista spagnolo, alla Guerra civile e al ruolo dei cattolici durante il franchismo.

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Pubblicato

2008-12-17