La Chiesa tra pacificazione franchista e riconciliazione

Autori

  • Manuel Ortiz Heras Universidad di Castilla-La Mancha
  • Giulia Quaggio Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Parole chiave:

Chiesa, Franchismo, Transizione, Riconciliazione, Memoria storica, Storia attuale

Abstract

La Chiesa tra pacificazione franchista e riconciliazione

Dopo le prime valutazioni per lo più chiaramente elogiative del processo di transizione politica dalla dittatura alla democrazia nella Spagna degli anni Settanta, è in corso una revisione in diversi campi delle scienze sociali, alla quale non poteva rimanere estranea la storiografia. Sono emerse così una serie di spiegazioni non così positive su ciò che avvenne tra gli spagnoli. La Chiesa cattolica non poteva essere un’eccezione. Anche se, in generale, continua ad essere un’istituzione poco interessante per gli studiosi per il suo enorme protagonismo nella storia della Spagna, un numero sempre maggiore di studi ne analizza il ruolo nel decennio decisivo per il mutamento politico. Tutto ciò dopo che le posizioni si erano arroccate su visioni estreme che andavano dalla caratterizzazione della Chiesa come pilastro della dittatura a un’immagine idealizzata secondo la quale la Chiesa avrebbe dato un contributo fondamentale all’apertura politica. Dopo il Concilio Vaticano II un settore significativo di questa istituzione, chiamato a guidare il suo stesso processo di transizione, cercò di smarcarsi dalle posizioni tridentine, di puntare sull’indipendenza dallo Stato, di sostenere la democrazia e di agire con nuove strategie. Parliamo dunque di una transizione all’interno della Chiesa stessa che si verificò tra il 1960 e il 1975 in due fasi, una prima “dal basso” e una seconda “dall’alto”. Tuttavia, questo mutato atteggiamento non fu esclusivo della Chiesa. Dagli anni Cinquanta in diversi settori della società si verificarono lente manovre di avvicinamento e si è parlato della generazione della riconciliazione. In ogni caso, pare evidente che non fu proprio la Chiesa a dare luogo a queste posizioni e che, piuttosto, impiegò troppo tempo ad adottarle, pur mostrando con il tempo una tendenza a farle proprie.

Biografie autore

  • Manuel Ortiz Heras, Universidad di Castilla-La Mancha

    Manuel Ortiz Heras è profesor titular di Storia contemporanea nel Departamento de Historia della Universidad di Castilla-La Mancha. Oltre a numerosi articoli e saggi su varie riviste, ha coordinato alcuni volumi tra cui i più recenti sono Movimientos sociales y Estado en la España Contemporánea (Cuenca, 2001), Entre surcos y arados. El asociacionismo agrario en la España del siglo XX (Cuenca, 2001).

  • Giulia Quaggio, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

    Giulia Quaggio è una storica della cultura dell’Europa dopo il 1945. Le sue ricerche, applicando un approccio comparativo e pluridisciplinare, analizzano la circolazione di narrazioni testuali e visive sulla democrazia, la pace e la memoria dittatoriale attraverso istituzioni politiche e movimenti sociali. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Firenze.  La sua bio-bibliografia è reperibile sul sito www.spagnacontemporanea.it/quaggio

Pubblicato

2008-07-19