Il nazionalismo basco nella riflessione storiografica: interpretazioni e costruzioni dell’immaginario identitario
Parole chiave:
nazionalismo basco, storia dei Paesi Baschi, tendenze storiografiche, religioni politicheAbstract
Il nazionalismo basco nella riflessione storiografica: interpretazioni e costruzioni dell’immaginario identitario
A partire dagli anni Settanta la storiografia post-franchista propose la questione nazionale basca su un piano “funzionale”, principalmente come reazione alla rivoluzione industriale bizkaina di fine Ottocento. Alla lettura del nazionalismo periferico come fenomeno “immaginato” e “inventato” si sommava la posteriore riflessione antropologico-culturale sui miti originari del popolo euskaldun, che riconosceva come irrazionale la modernità costruita su presupposti etnici ed escludenti. La differenza basca, intesa come variante del “labirinto spagnolo”, limitava così possibili comparazioni in ambito nazionale o internazionale e si prestava (in qualche caso) all’ideologico rifiuto del discorso autonomista. A tale impostazione va ascritta la tesi secondo cui il nazionalismo basco sarebbe un esempio di sacralizzazione della politica, capace di alimentare la presunta peculiarità storica di Euskadi. Più recentemente, gli studi di Coro Rubio Pobes si incentreranno sulla duplice (e integrata) costruzione identitaria spagnola e basca, immaginata sul piano letterario e politico nel corso del XIX secolo. Se nel pensiero di Sabino Arana convergono elementi locali (legati al tradizionalismo forale), la sua “originalità” non è tale da giustificare l’esistenza di una religione politica o di un essenzialismo estraneo alla cultura etno-religiosa del nazionalcattolicesimo spagnolo.
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