Dal 18 luglio al 14 settembre 1936: come la S. Sede cambiò rotta sul conflitto spagnolo

Autori

  • Alfonso Botti Università di Modena e Reggio Emilia

Parole chiave:

Guerra civile, Pio XI, Pacelli

Abstract

L’articolo ricostruisce, giorno per giorno, dal 18 luglio al 14 settembre 1936, la condotta della S. Sede di fronte al conflitto spagnolo attraverso l’analisi de “L’Osservatore romano”, dei rapporti del cardinale Gomá e della documentazione dell’Archivio Segreto Vaticano (ASV) relativa ai rapporti e alle informazioni provenienti dalla Nunziatura di Madrid, da altri canali diplomatici e dagli ecclesiastici scampati alle persecuzioni. In particolare rivela che dal 15 agosto il pontefice manifestò il proposito, poi abbandonato il 28-29 agosto, di affrontare le drammatiche vicende spagnole con una Lettera al Segretario di Stato, della quale esamina le tre stesure rinvenute. In essa il pontefice, pur deplorando calorosamente le violenze, non prendeva posizione a favore di una delle parti in lotta e si spingeva a invocare la cessazione delle ostilità. Abbandonato il progetto originario, il pontefice affrontò per la prima volta pubblicamente il caso spagnolo nell’allocuzione di Castel Gandolfo del 14 settembre. Il confronto fra il progetto originario e il testo del discorso di Castel Gandolfo consentono per la prima volta di cogliere a pieno il significato di quest’ultimo, evidenziando il significativo viraggio che rap- presentò, sia per quanto concerne la presa di posizione a favore degli insorti, sia per quanto riguarda la rinuncia alla richiesta della cessazione delle ostilità.

Biografia autore

  • Alfonso Botti, Università di Modena e Reggio Emilia

    Alfonso Botti è professore ordinario di Storia con presso il Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia condirettore di “Spagna contemporanea”. La sua bibliografia è reperibile sul sito www.spagnacontemporanea.it/botti

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Pubblicato

2011-12-30

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