Propaganda, religione, franchismo. Il culto della Vergine del Pilar durante la Guerra civile
Parole chiave:
Vergine del Pilar, Guerra civile, propaganda, Giorno della Razza, IspanitàAbstract
L’articolo si occupa del culto e del santuario della Vergine del Pilar durante la Guerra civile spagnola. Il bombardamento della basilica pilarista il 3 agosto 1936 diede origine alla mentalità miracolistica sviluppata dalle popolazioni rurali e tradizionaliste della zona ribelle, mentre le visite dei caudillos della sollevazione per atti di riparazione ai piedi della Sacra Colonna finirono per trasformare un movimento essenzialmente controrivoluzionario in una crociata in difesa della fede e della civilizzazione occidentale e cristiana. Mediante l’analisi degli organi di stampa delle diverse fazioni politiche del campo ribelle, si metterà in evidenza la modernizzazione del macromodello interpretativo mediante il quale i settori antilaici e integralisti concepirono i conflitti a partire dalla guerra d’Indipendenza. Lo studio delle feste del Pilar e della Razza che si susseguono negli anni di guerra pone in rilievo l’inserimento della Vergine del Pilar all’interno di diverse culture politiche e Weltanschauungen afferenti al bando vincitore, nonché l’attitudine sincretica propria del fascismo spagnolo. Inoltre, in una prospettiva comparata e di lungo periodo, si evidenzieranno sia la rimodulazione del tono delle celebrazioni in relazione al mutare delle circostanze belliche e interna- zionali, sia il ruolo propulsore dell’intellighenzia e delle autorità locali nell’organizzazione delle cerimonie politico-militari.
Ricevuto: 22-01-2013
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