La Falange y el arte contemporáneo durante el primer franquismo (1936-1951)

Autori

  • Ángel Llorente Hernández

Parole chiave:

arte contemporanea spagnola, Falange, primo franchismo

Abstract

La Falange e l’arte contemporanea durante il primo franchismo

Le posizioni della Falange sull’arte contemporanea spagnola dall’inizio della Guerra civile al 1951 andarono cambiando di tal forma che si passò dall’obiettivo iniziale di avere un’arte falangista all’accettazione di un’arte borghese, moderna, ma in nessun modo d’avanguardia. Prima della fine della guerra gli ideologi falangisti teorizzarono le caratteristiche della nuova arte —fascista — per la Nuova Spagna e gli artisti crearono opere militanti di propaganda politica servendosi dei linguaggi dell’arte contemporanea, derivati dal cubismo e dal surrealismo. Le illustrazioni di libri e pubblicazioni periodiche furono il campo in cui più si sviluppò l’arte falangista. Con il consolidamento del regime franchista e la perdita di potere e influenza della Falange negli apparati dello Stato, le opere militanti andarono diminuendo. Trascorsi dodici anni dalla fine della guerra, le pretese del settore più colto della Falange di plasmare uno stile artistico fascista si rivelarono un obiettivo impossibile da raggiungere.

Ricevuto: 21-10-2014

Biografia autore

  • Ángel Llorente Hernández

    Ángel Llorente Hernández si è addottorato in Geografia e Storia presso l’Università Complutense di Madrid (UCM), insegna nelle scuole secondarie ed è professore onorario presso la Facoltà di Belle Arti della UCM e l’Università Carlos III di Madrid. Ha partecipato a numerosi convegni in Italia, Polonia, Argentina, Portogallo e Inghilterra. È stato curatore di mostre d’arte personali e collettive, tra le quali si segnalano: Tránsitos. Artistas españoles antes y después de la Guerra civil (con Jaime Brihuega); Arte Normativo. 50 aniversari de la Primera exposició conjunta d’arte nortmatiu espanyol (con Pablo Ramírez). Ha pubblicato su cataloghi d’arte spagnola contemporanea e articoli in riviste specialistiche, oltre a essere stato co-curatore della rivista “Cultura Moderna” nel biennio 2004-2006. È autore di alcune monografie, tra le quali: Arte e ideología en el Franquismo. 1936-1951; Arte y política en España. 1898-1939; La crítica de arte en España. 1939-1976; La luz en la pintura del Museo Thyssen-Bornemisza; Retóricas del miedo. Imágenes de la Guerra civil española. Ha collaborato con un gruppo di ricerca dedicato allo studio dell’esilio degli artisti spagnoli in Iberoamerica (progetto Arte y exilio entre España e Iberoamérica, 1939-1975, Fundación Carolina, FC 3/05). È stato, infine, collaboratore del Museo e Fondazione Thyssen-Bornemisza.

Pubblicato

2015-07-15